Ancorare un albero al trapianto è necessario per permettere l’affrancamento della zolla e il radicamento al terreno.
La zolla reitera solo radici fascicolate dai lati della zolla, in quanto il fittone che ricordiamo è una radice meristematica è stata persa al primo trapianto in vivaio e non si riformerà più. Dalla fisiologia vegetale sappiamo che le nuove radici saranno in struttura primaria e diventeranno in struttura secondaria solo dopo un anno.
Le radici in struttura primaria sono le radici assorbenti,fini con diametro per convenzione sotto i 2 mm, specializzate nell’esplorazione del terreno e nell’assorbimento, sono molto fragili e per permettere l’affrancamento della zolla questa non si deve muovere provocando continue fratture.
Le radici in struttura secondaria lignificate sono radici che hanno perso in gran parte la capacità di assorbire acqua e si sono specializzate nell’ancoraggio nel terreno.
Per quanto tempo un albero deve essere ancorato per permettere l’affrancamento?
Dalla fisiologia vegetale sappiamo che le radici primarie diventano secondarie al secondo anno, pertanto il tempo massimo in cui deve essere garantito il bloccaggio della zolla è 2 anni.
L’albero come tutti gli esseri viventi è un opportunista cerca di fare solo quello che serve per rimanere in piedi e lo fa producendo legno dove serve e quanto ne serve. Come fa a sentire la necessità di mettere il legno attraverso i vettori di forza l’albero si muove e sente il suo peso, come e possibile vedere sopra la capacità di mettere legno è legata alla sua sollecitazione, tante che nel punto di maggiore sollecitazione il colletto mette circa il 30% di legno in più che sul fusto. Pertanto quando noi blocchiamo il fusto l’albero perde la sensibilità del movimento e mette legno solo nella parte superiore del punto di ancoraggio. Questo determina se permane più di due anni (che è la norma perché i tutoraggi non vengono rimossi), e che una volta rimossi o rotti l’albero si piega perché non ha sviluppato legno sufficiente entro il mt dal colletto o addirittura quando si usano materiali di plastica si creano danni importanti.
Ecco quali sono alcuni i sistemi di ancoraggio:
Ancoraggio al fusto
è effettuato con un palo obliquo o su traversi direttamente sul fusto, con legacci di plastica o fibra vegetale che bloccano la zolla ma impediscono la corretta crescita dell’albero oppure con legacci su tutori posti a creare un castelletto intorno al fusto.
Ancoraggio sulla zolla
Rispetto all’ancoraggio sul fusto è quello che rispetta maggiormente la fisiologia dell’albero infatti blocca la zolla e permette l’affrancamento delle radici in struttura primaria, permettendo una crescita regolare nella produzione del legno permettendo la piena mobilità del fusto. Inoltre anche l’effetto paesaggistico é eccellente garantendo il pronto effetto eliminando i pali di legno.
L’ancoraggio alla zolla mantiene il punto di maggiore sollecitazione al colletto che rappresenta la parte dell’albero dove c’è maggiore crescita di legno e dove è maggiore la resistenza ai momenti dinamici del vento.